TRENT’ANNI DEL WORKCENTER OF JERZY GROTOWSKI AND THOMAS RICHARDS:
UNA PROSPETTIVA PER LA RICERCA NEL TEATRO E OLTRE IL TEATRO
Una prospettiva per la ricerca nel teatro e oltre il teatro. Negli ultimi trent’anni, compiuti nel 2016, il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards ha costantemente allargato le frontiere dell’ambito teatrale e ha approfondito la propria ricerca in modi unici e straordinari, seguendo l’insegnamento del fondatore Jerzy Grotowski, uno dei più grandi ricercatori e innovatori di teatro del XX secolo.
Oggi attivo nell’ambito della Fondazione Teatro della Toscana, il cui impegno costituisce il fulcro delle attività internazionali della Fondazione, il Workcenter con Thomas Richards come direttore artistico e Mario Biagini come direttore associato annovera 18 persone di 9 nazionalità diverse, impegnate nella ricerca sistematica sulle arti performative e in un’intensa azione pedagogica. Nel 2017 sono previste dimostrazioni, presentazioni di opere e pedagogia con comunità locali in Polonia, Austria, Ungheria, Francia, Russia, in Grecia con giovani del campo profughi sull’isola di Samos, a New York con i senzatetto, gli ex detenuti e gli anziani del Bronx, in Cina, Brasile, Turchia, oltre agli impegni in Italia, a Pontedera, Firenze, Bologna, Modena e Milano.
Dall’inizio del percorso di Teatro Nazionale, nel febbraio 2015, il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards è entrato a pieno titolo nel novero delle attività che fanno riferimento alla Fondazione Teatro della Toscana, che da subito ne ha compreso l’immenso valore e la particolare consonanza con altre esperienze della Fondazione, in primis quelle derivanti dall’applicazione del Metodo Costa. Il Workcenter è divenuto, quindi, il cardine delle attività internazionali del Teatro della Toscana, in uno stretto e mutuo rapporto di scambi e iniziative culminato nella prima partecipazione del Workcenter al Fringe Festival di Edimburgo l’estate scorsa.
La qualità della ricerca e produzione artistica, le attività pedagogiche approfondite e ampiamente diffuse, e la portata internazionale delle tournée e delle reti di contatti professionali, fanno del Workcenter un gruppo artistico unico al mondo, che si evolve in relazione ai cambiamenti storici che le nostre società si trovano ad affrontare. Ogni passo della storia del Workcenter è stato un trampolino per il passo successivo, verso luoghi non conosciuti, e la ricchezza e la competenza sviluppate negli ultimi trent’anni sono il seme di future possibilità artistiche. Una continuità di crescita in larga parte resa possibile dal supporto costante di Roberto Bacci, Carla Pollastrelli curatrice e traduttrice della prima edizione italiana integrale dei Testi di Jerzy Grotowski (uscita nella collana “Oggi, del teatro” de La casa Usher), e Luca Dini, co-direttore del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, attualmente confluito nella Fondazione Teatro della Toscana.
Nel 1985 fu proprio il CSRT a proporre a Jerzy Grotowski, maestro che ha profondamente mutato il teatro del Novecento, di creare in Toscana un istituto dove condurre un’attività di ricerca sistematica. Il Centro di Lavoro di Jerzy Grotowski (dal 1996 Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards), è nato nel 1986 a Pontedera su iniziativa dello stesso CSRT e della University of California, Irvine, in collaborazione con Peter Brook – Centre International de Créations Théatrales, come istituto creativo di educazione permanente per artisti adulti. Dalla morte di Grotowski nel 1999, Thomas Richards, direttore artistico del Workcenter, e Mario Biagini, direttore associato, hanno continuato a sviluppare e approfondire la ricerca del Workcenter sulle arti performative, anche in nuove direzioni. Dal 2007 il Workcenter ospita due gruppi di lavoro: il Focused Research Team in Art as Vehicle diretto da Thomas Richards e Open Program diretto da Mario Biagini.
Il Workcenter ha portato il proprio lavoro artistico e formativo in quasi tutti i continenti.
Ad aprile 2017 quattro workshop di approfondimento su aspetti specifici del lavoro svolto dal Workcenter (come quello sui canti tradizionali) toccheranno le città di Varsavia, Vienna, Parigi e Roma.
Tra fine aprile e inizio maggio il Workcenter sarà per la prima volta al MITEM Festival di Budapest con due date dell’ultima creazione The Underground: a Response to Dostoevsky e una conferenza dal titolo Thirty Years of the Workcenter: a Retrospective in cui il direttore artistico del Workcenter dialogherà col pubblico, ripercorrendo i trent’anni di storia del Workcenter. Sempre a maggio sono in programma: a Lublino, in Polonia, due date del ‘cult’ The Living Room e un incontro sugli attuali sviluppi della ricerca del Workcenter; a Rennes, in Francia, un workshop al Théâtre Nationale de Bretagne; a Perm, in Russia, la presentazione di propri lavori al Diaghilev Festival; sull’Isola di Samos, in Grecia, con i giovani del campo profughi e i ragazzi originari dell’isola, per creare insieme a loro uno spettacolo sul tema dell’esilio, dell’allontanamento forzato dal proprio paese e dalla propria casa: l’esperienza verrà documentata da un’equipe polacca, che realizzerà un documentario.
Il Workcenter tornerà a New York a giugno-luglio, settembre-ottobre, ottobre-novembre, per continuare il suo lavoro con le comunità del Bronx e arrivare a una creazione che coinvolga i senzatetto che fanno parte dei programmi di inclusione sociale presenti nell’area del Mid-Bronx, gli ex detenuti in collaborazione con Stella Adler Studio, la popolazione anziana del Mid-Bronx Senior Citizen Center.
Da luglio, inoltre, gli impegni spazieranno dalla Cina, a Hong Kong e a Shangai, al Brasile, alla Turchia.
Non meno rilevante di quello internazionale è il calendario delle attività in Italia. Il Workcenter svolge attività di formazione stabile a Pontedera nella stagione invernale con il Master Course e in quella estiva con il Summer Intensive Program. Le attività pedagogiche condotte dal Workcenter puntano a disvelare le potenzialità creative uniche di ogni partecipante. Durante questi workshop il Workcenter entra in contatto con centinaia di teatri e artisti di tutto il mondo.
Una serie di incontri è prevista a febbraio in Toscana, tra Pontedera, Scandicci e Firenze, con i Seminari Liberi di Canto e gli Incontri Cantati rivolti a gruppi di persone attive nei più diversi campi artistici, sociali e professionali.
La presenza nel prossimo giugno a Mechrí/Laboratorio di filosofia e cultura di Milano rappresenta il completamento pratico del percorso iniziato nel dicembre 2016: verrà presentato il lavoro del Workcenter agli associati di Mechrì, coinvolgendoli in una sessione di canti tradizionali della diaspora africana.
Tra fine novembre e inizio dicembre, grazie alla collaborazione tra ERT e La Soffitta, il Workcenter sarà impegnato a Modena e Bologna: eventi performativi si terranno in entrambe le città (Dark is My Mother a Bologna, The Hidden Sayings, Seminari Liberi di Canto e Incontri Cantati a Modena), mentre Bologna ospiterà le attività pedagogiche, compreso un workshop per studenti dell’università e un convegno sui testi di Grotowski, alla presenza di esperti italiani e stranieri sia del lavoro di Grotowski che del Workcenter.
www.theworkcenter.org
www.teatrodellatoscana.it