Riportare in scena una delle commedie che fu cavallo di battaglia dell’attore genovese Gilberto Govi, I maneggi per maritare una figlia (I manezzi pe majâ na figgia) di Niccolò Bacigalupo, e proporla al pubblico in una sorta di calco poteva rivelarsi una scommessa rischiosa e potenzialmente sbagliata; e invece l’operazione, fortemente voluta da Tullio Solenghi e messa in atto in una co-produzione del Teatro Sociale Camogli, Teatro Nazionale di Genova e Centro Teatrale Bresciano, si è rivelata vincente. Nessun amarcord polveroso e fuori tempo, ma capacità di riportare sulla scena lo spirito arguto e bonario del testo e del suo geniale interprete e di dare vita a un’icona intramontabile. Anzi, a una maschera, perché – come sottolinea lo stesso Solenghi che dello spettacolo è anche regista – quella creata da Govi è una maschera del teatro comico, immortale e perennemente contemporanea com’è l’Arlecchino. Reso somigliante dal trucco sapiente di Bruna Calvaresi e dal minuzioso studio della postura, della gestualità, nella mimica e della voce, perfettamente padrone della bella ed espressiva lingua genovese, Solenghi si cala nei panni di Steva, il protagonista de I maneggi con finezza attoriale e soprattutto con intima adesione, e la risposta del pubblico è immediata e totale. Si ride e si è attraversati da un filo di nostalgia rivedendo quel personaggio irresistibile, incarnazione di una “genovesità” autentica, vecchio stampo; così il teatro Ivo Chiesa ha fatto registrare il “tutto esaurito” nelle repliche di fine anno animate da applausi entusiastici e grati.
Al fianco di Solenghi, nella parte di Giggia, la moglie di Steva, Elisabetta Pozzi ha sfoderato una godibile verve comica, incastonata nella compagine di un cast perfettamente calato nei singoli ruoli: Roberto Alinghieri, Riccardo Livermore, Isabella Maria Loi, Pier Luigi Pasino, Federico Pasquali – sostituito da Stefano Moretti il 27, 28 e 29 dicembre -, Stefania Pepe e Laura Repetto. Le scene e i costumi d’antan di Davide Livermore chiudono il cerchio di un allestimento da incorniciare.
Visto al teatro Ivo Chiesa di Genova il 27 dicembre 2022