Napoli, 8 aprile 2013 – l’ANCT e l’Ent di Promozione Nazionale
Movimento Danza dedicano un incontro e una “capsula del tempo a Vittoria Ottolenghi, nel giorno del suo compleanno.
Buon compleanno Vittoria – Parlare di danza nel giorno del compleanno di Vittoria Ottolenghi è questo il titolo scelto per una giornata dedicata a Vittoria Ottolenghi, il più importante critico di danza italiana degli ultimi cinquant’anni scomparsa nel dicembre dello scorso anno. L’iniziativa parte da Napoli e a promuoverla sono l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro presieduta da Giulio Baffi e l’Ente di Promozione Nazionale Movimento Danza di Gabriella Stazio, con Beatrice e Diana Corsini, figlie di Vittoria Ottolenghi.
Il giorno scelto per l’iniziativa è l’8 aprile, data di nascita della Ottolenghi. L’appuntamento è per le 15,30 al Caffè Letterario del Teatro Stabile di Napoli per un momento di incontro e di ricordo aperto anche a quel pubblico che Vittoria Ottolenghi l’ha conosciuta attraverso i suoi articoli. Sono invitati per testimonianze, ricordi, artisti, ballerini, coreografi e operatori di settore.
Gli organizzatori chiedono a tutti coloro che interverranno alla manifestazione di portare e/o inviare un oggetto, una fotografia, un video, un articolo, un pensiero sulla Ottolenghi che andrà conservato nella “Capsula del tempo” a lei dedicata e che verrà consegnata alle figlie Beatrice e Diana alla fine della giornata.
Che cos’è una “Capsula del tempo”? E’ un contenitore preparato per conservare oggetti o informazioni destinate ad essere ritrovate in un’epoca futura. Si tratta di un metodo per comunicare in modo unidirezionale con il futuro. Le capsule del tempo sono contenitori studiati, appunto, per durare nel tempo salvaguardando il contenuto. Possono essere piccoli barattoli oppure intere stanze sigillate. Il posizionamento deve essere studiato in modo da consentire il ritrovamento in un’epoca prestabilita e all’esterno possono essere apposte indicazioni sulla data di apertura, tenendo conto dei possibili cambiamenti nella lingua usata.
“Siamo sicuri – dicono gli organizzatori Giulio Baffi e Gabriella Stazio – che a Vittoria Ottolenghi sarebbe piaciuta l’idea di avere una Capsula del tempo dedicata. Lei che era così curiosa, estrosa, spiritosa e originale si sarebbe divertita a vedere che cosa i suoi amici o nemici avrebbero chiuso nella capsula per ricordarla. E soprattutto si sarebbe entusiasmata a immaginare questo contenitore con dei pezzi della sua vita nelle mani dei nipoti e dei pronipoti”.