Prosegue con grande successo e consenso di pubblico la tournéeitaliana 2025 di Sergio Bernal Dance Company, da alcuni anni beniamino dei gala Les Etoiles di Daniele Cipriani, nonché di Las Estrellas, e desiderato ospite di talk show televisivi. Iniziato a Trieste il 28 febbraio, il tour terminerà in data 29 marzo a Brescia, toccando da nord a sud lo stivale nelle seguenti città: Modena, Piacenza, Palermo dal 7 al 15 marzo, Barcellona Pozzo di Grotto (16 marzo), Bologna(20-21 marzo), Roma (27 marzo), Padova (28 marzo) e Brescia 29 marzo. Popolarissimo in Spagna, Bernal,madrileno d’origine, è attualmente riconosciuto come la nuova generazione e il trait d’union tra la tradizione iberica del flamencoe la sua formazione di ballerino classico accademico, che denota da subito una cifra stilistica personale bel definita che abbraccia e fonde nelle linee essenziali di modernità e raffinatezza. Dopo l’unico e immenso Antonio Gades, battezzato dalla grande Pilar Lopez, il Duende, dal fascino malinconico, e il gitano Joaquin Cortés, Sergio Bernal si pone con ricercata eleganza nelle sfumature del flamenco, come al tocco di tacco, punta, pianta, nella velocità di esecuzione di un tempo in dodici battute della buleria. Una Noche e SeR, sono i contenitori delle varie firme coreografiche, ove assolo, passi a due e a tre insieme ai musicisti e al canto creano suggestivi quadri viventi di corpi e luci avvolgenti. Al teatro Municipale di Piacenza, un pubblico con il fiato sospeso e generoso di fragorosi applausi, ha partecipato, in una osmosi caliente, alla liturgia dello spettacolo, passando dalla farruca, alla buleria, al zapateado, alla soleares, espressioni tipiche del flamenco, fino alla rilettura della Morte del Cigno famoso per essere stato interpretato dalla Pavlova, qui in versione maschile per Bernal, con El Cisne, coreografato dal co-direttore artistico della Compagnia Ricardo Cue, per concludere con un omaggio minimal al Bolero di Ravel, nell’accomiatarsi dal pubblico. Anche la firma coreografica di Antonio Ruiz Soler detto el Bailarin, insieme a Cristina Cazorla, Carlos Romero, apprezzati ballerini sulla scena spagnola, oltre alla étoile Ana Sophia Scheller, di formazione accademica classica, presente nello spettacolo SeR, già parte del San Francisco Ballet e del Balletto Nazionale dell’Ucraina, costituiscono la formula vincente di Una Noche con Bernal. Ma il flamenco è voce, chitarra e percussioni con il cajon, a cui danno spessore ed estensione, gli interpreti Paz De Manuel, Daniel Jurado, Javier Valdunciel, perché nel flamenco la massima espressione del duende, è il fascino della bellezza che risiede nel profondo della passione, che rende l’ordinario in straordinario, in uno stato elevato di emozione. L’essenza del sentimento che Garcia Lorca, in letteratura lo traduce come una forza ispiratrice, punto massimo di tensione che si crea tra artista e spettatore, quel momento ove si comunica senza parole, l’attimo della connessione che ha consacrato Sergio Bernal, al termine di uno spettacolo a Madrid, con una trionfale acclamazione del regista Pedro Almodovar, nonché ispirando la fragranza profumata omonima di Laura Bosetti Tonatto e il costume modello altoreador, creato dall’estro del couturièr Roberto Capucci.
Una Noche con Sergio Bernal Dance Company Interpreti ballerini: Sergio Bernal, Cristina Cazorla, Carlos Romero Interpreti musicisti e voce: Daniel Jurado, Valdunciel, Paz de Manuel Musiche: Manuel de Falla, Joaquin Turina, Coetus (Gallo Rojo), Raul Dominguez, Daniel Jurado, Alberto Iglesias, Pablo Sarasate, Camille Saint-Saens, Maurice Ravel Produzione Daniele Cipriani Entertainment Fondazione Teatri di Piacenza