DAVIDE IODICE

Il suo “Pinocchio che cos’è una persona” è lo spettacolo che ha rivelato al pubblico l’emozione coinvolgente del lungo e paziente lavoro di Davide Iodice che scruta e lega in solide rappresentazioni le tante sfaccettature del fare teatro. Regista e autore di percorsi faticosi che si protendono verso una possibile felicità collettiva, ha firmato progetti come “Rosaria”, “Esclusi – antologia scenica di vite di scarto”, “La fabbrica dei sogni”, “Un giorno tutto questo sarà tuo”, “I giganti – favola per la gente ferma”, Mal’essere”, “Che senso ha se solo tu ti salvi”, componendo spettacoli sul ricordo e sulla necessità della gioia, sui giorni di vita difficile, presenze lontane, memorie non rimosse, racconti di disagio che mostrano con disperata fiducia la necessità dell’amore. “Il nostro non è un teatro-tenda ma un circo-teatro, luogo aperto dove lavorare e creare inseguendo suggestioni e fondendo saperi di spettacolo”, dice con le parole del maestro ed amico Antonio Neiwiller, e questa idea di comunione grande e di apertura priva di esitazione gli ha consentito di creare la Scuola Elementare del Teatro, Conservatorio Popolare per le Arti della Scena, coinvolgendo gruppi e culture privilegiate insieme a persone con disagio economico, sociale e con disabilità fisica e

intellettiva per elaborare progetti di teatro contemporaneo di cui è instancabile motore, nima pensosa e lieta che chiama a raccolta chi, come lui, vuole spingere lo sguardo verso un oltre che sia gioia di vivere il teatro.

GIULIO BAFFI

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