Una stagione certamente laboriosa quella che ha visto quest’anno al lavoro Arturo Cirillo, regista audace ed ironico, drammaturgo spericolato e carico di inventiva, attore protagonista d’impertinenti invenzioni ed incursioni teatrali all’interno di due testi di vivifica presenza nel teatro italiano, la vivace rilettura del “Cyrano di Bergerac” portato verso sponde d’ironica poesia in un tessuto da commedia musicale non immemore di passati esperimenti d’originale proposta teatrale, e “Il gioco del panino” con cui ha inventato l’inquieto ed attonito personaggio benettiano con tutto il suo carico di ansiose fragilità. Così Arturo Cirillo ha giocato con uno stile d’eleganza carica di ricordi il suo percorso nella stagione teatrale da poco conclusa e, accompagnato da sintonie artistiche di particolare vicinanza per presenza di attori ed attrici di talento, sorretto dalla colorata fantasia di Gianluca Falaschi, autore dei costumi, e di Dario Gessati per la scenografia, ha trovato nella musica scritta o riscritta da Federico Odling la visionaria forza del suo progetto che ha spinto in avanti la drammaturgia di un “classico” del teatro dell’0ttocento verso un audace e complesso gioco d’invenzione contemporanea di teatro in musica. Per questa sua capacità di costruire somme di poetiche visioni e invenzioni in architetture di produttiva e solida vicinanza di Marche Teatro, e con la convergenza di altri compagni i viaggi come il Teatro di Napoli, l’Ert ed il Teatro di Genova.
Torino, 20 novembre 2023
Il presidente ANCT
Giulio Baffi