Ospitata dal Teatro Stabile di Torino, si è svolta ieri al Teatro Gobetti e in diretta Facebook la cerimonia di consegna dei Premi della Critica 2023 assegnati dall’ANCT, l’associazione Nazionale dei Critici di Teatro. La manifestazione itinerante con cui l’Anct segnala ogni anno spettacoli, personaggi, eventi e iniziative di particolare rilievo registrate nell’arco della stagione precedente, è stata aperta dal saluto del direttore dello Stabile Filippo Fonsatti e ha avuto il suo centro con il premio alla carriera “Paolo Emilio Poesio” al grande Ferruccio Soleri, maestro indiscusso della Commedia dell’Arte, impareggiabile Arlecchino di Strehler, ambasciatore nel mondo della cultura italiana, a cui è andato l’applauso più lungo e caloroso della platea.
Tanti i premiati in questa edizione dal direttivo dell’associazione guidato dal presidente Giulio Baffi e composto da Claudia Cannella, Filippa Ilardo, Enrico Marcotti, Francesco Tei, Sandro Avanzo e Nicola Arrigoni. Emozionati gli artisti che si sono succeduti in palcoscenico al momento della lettura delle motivazioni e dei ringraziamenti. A cominciare da Lello Serao, Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino, rispettivamente regista, attore e drammaturgo del bellissimo “Natale in casa Cupiello, spettacolo per attore cum figuris” dal capolavoro di Eduardo De Filippo, realizzato con personaggi/pupi.
Gli altri premi sono andati a Stivalaccio Teatro di Vicenza, che si muove sulle piste della Commedia dell’Arte fra tradizione e innovazione, alla cooperativa teatrale Crest che opera in condizioni difficili a Taranto, al quartiere Tamburi, accanto all’ex Ilva, con un encomiabile lavoro di mediazione fra teatro e le altre forme di creazione aperto a tutte le generazioni. Meritato anche il premio alle Edizioni Cue Press di Mattia Visani che coraggiosamente presentano un ricco catalogo di iniziative editoriali fra classici e nuova drammaturgia. A Tindaro Granata, a distanza di 12 anni dal primo, un nuovo riconoscimento che, oltre a premiare il lavoro d’attore, ha sottolineato anche la veste di organizzatore di eventi e direttore del rinato Festival di Tindari, in Sicilia. Sempre in Sicilia è andato un altro premio, al Mercurio Festival, che fa base ai Cantieri della Zisa di Palermo, iniziativa venuta alla luce con una formula innovativa: ogni anno gli artisti presenti all’edizione precedente sono chiamati a comporre la direzione artistica in un simbolico passaggio di testimone che unisce gli artisti di edizione in edizione. Tanti anche gli attori e registi che hanno ricevuto il riconoscimento dell’ANCT, eccellenze del teatro italiano che hanno saputo accendere le platee di tutta Italia: da Fabrizio Ferracane a Laura Curino, da Arturo Cirillo a Manuela Mandracchia (tra i protagonisti di due produzioni dello Stabile di Torinio, entrambe per la regia di Filippo Dini, Il crogiuolo di Miller e Agosto a Osage County di Letts). Fino ad arrivare a Danio Manfredini, artista capace di esaltare quella “humanitas dolente” in cui si riconosce come corpo, voce e anima scenica. Un lungo e toccante applauso ha salutato la sua presenza in palcoscenico.
Come ogni anno anche le due riviste associate all’ANCT, Hystrio e Catarsi – I teatri delle diversità, hanno proposto i loro riconoscimenti a fianco del Premi della Critica. Hystrio ha premiato Paolo Cantù, direttore de I Teatri di Reggio Emilia per la sua missione culturale e civile e il brillante percorso di attività gestionali nel panorama teatrale italiano. A Vito Alfarano e AlphaZTL, compagnia d’arte dinamica, è andato invece il premio de I Teatri delle diversità, soprattutto per un percorso coreografico attivo nel sociale su tematiche come la violenza sulle donne, l’immigrazione e la detenzione. La cerimonia si è conclusa con un rinfresco per premiati e critici nei locali dello stesso Teatro Gobetti.Clicca per leggere le motivazioni