La fascinazione è già alle stelle in una serata dedicata alla messa in scena a Verona dello spettacolo BOLLE and Friends, e non ci si aspetta il colpo di scena al termine della rappresentazione, al culmine degli applausi e della standing ovation, con proposta ed anello in tutta regola.
Quando la realtà supera la fantasia, davanti al pubblico entusiasta, gli artisti increduli e i protagonisti basiti, ecco che , Timofej Andrijashenko s’inchina davanti alla sua Nicoletta Manni, entrambi Primi ballerini del Teatro alla Scala, qui in scena nei panni di Romeo e Giulietta, e la magìa si compie.
I personaggi romantici continuano ad esistere anche dopo la finzione, diventando un tutt’uno con gli interpreti, ed è subito favola. Belli, bravissimi, pieni di talento, forgiato in ogni piccolo segmento di duro lavoro fisico sul corpo, per ottenere la perfezione del gesto tecnico che il balletto e la danza richiede.
Timofeij, detto Tima, classe 1994, di origine lettone, inizia a studiare all’età di 9 anni presso l’Accademia Nazionale Statale di Riga. Giunto in Italia si perfeziona con Irina Kashkova, presso la Russian Ballet College a Genova. Il teatro Manzoni, è stato il luogo galeotto, ove è scoppiata la scintilla tra i due ballerini, nel 2012. Nel 2014, vince l’oscar moscovita della danza, al XII° Moscow International Ballet. Viene promosso, nel 2014 ed entra al teatro alla Scala, ove viene consacrato nei ruoli più importanti, quali Albrecht in Giselle, lo Schiavo in Ballo Excelsior, Sigfrid nel Lago dei Cigni, Armand in Dama delle Camelie e in Romeo.
Nicoletta Manni classe 1991, diventa Prima ballerina del Teatro alla Scala nel 2014. Originaria di Santa Barbara in Provincia di Lecce, inizia a danzare giovanissima nella scuola della madre. All’età di 12 anni viene ammessa alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Appena diplomata , nel 2012 viene ingaggiata dallo Staatsballett di Berlino e subito dopo rientra al Corpo di Ballo del teatro alla Scala, ove inizia la sua scalata artistica di riconoscimenti. Nel 2015 per il ruolo femminile in Jeune Homme et la mort di Roland Petit, accanto a Ivan Vasilev, vince il Prix Benois de la Danse, e il Premio Danza&Danza categoria interpreti, per la versatilità ed interpretazione dei ruoli nei balletti di repertorio.