Mentre Daniel Ezralow, eclettico coreografo e ballerino americano, già interprete nei Momix con David Parson, Pilobolus, I.S.O., esordisce nella Pima del Macbeth di Verdi, al teatro alla Scala di Milano, in contemporanea, il suo celeberrimo manifesto, OPEN, apre la stagione ballettistica, nel prestigioso teatro Regio di Parma, con la frizzante Compagnia di otto elementi e la supervisione dell’assistente Santo Giuliano, nato artisticamente nella scuderia di Amici, già interprete agli esordi dello spettacolo.
Sold out, per iniziare a scongelare la lunga attesa di potersi ricongiungere nella condivisione in presenza, dell’atto creAttivo, bisognoso del pubblico, per alimentare, l’osmosi, del dare e ricevere emozioni. Dopo circa un decennio dal suo esordio in Italia, OPEN, proprio della tecnologia di cui Ezralow, da regista e coreografo è maestro, porta una ventata di ottimismo, riflessione, dinamicità e ironia, capace di scongelare gli applausi tiepidi, dapprima del pubblico per poi irrompere in un boato scrosciante liberatorio, al termine della rappresentazione. Un blocco emozionale collettivo, provocato dalla pesante situazione pandemica, si scioglie come neve al sole. Missione compiuta. Temi a quadri pungenti, sull’ambientalismo, il rapporto coniugale, lo stress metropolitano, l’identità di genere, così attuali ancor oggi, raccontati con delicatezza e leggerezza per toccare le corde più profonde dell’animo umano.
Proiezioni, profondità tridimensionali nello spazio scenico, accolgono, via via, i tableaux vivent, in perpetuo movimento. Ballerini atletici, giocosi e gioiosi, si donano al pubblico in un abbraccio virtuale, per rendere partecipata l’azione nel suo divenire, in spot ad alternanza, incalzanti e ponderata lentezza.
Un arrivederci quello di Daniel Ezralow, e la sua Compagnia, per la prossima tournée italiana che riprenderà marzo 2022, all’insegna del suo motto…ottimismo.