Con determinazione, dedizione, talento, Il Mulino di Amleto, realtà nata da un gruppo di ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Torino, che ha coraggiosamente scelto come territorio creativo il capoluogo sabaudo, ha inanellato prove vieppiù convincenti, cimentandosi con la drammaturgia classica, di Goldoni, Molière, Shakespeare, Victor Hugo, Brecht, Cechov, e coeva, di Davide Carnevali, Magdalena Barile, Philipp Löhle, David Eldridge. Barbara Mazzi, attrice, Marco Lorenzi, regista, e gli interpreti con cui spesso condividono il lavoro, hanno tracciato una linea stilistica netta, energica, coinvolgente, raffinata e popolare insieme, sdoganando testi di grande bellezza e altrettanta complessità, dal recente, folgorante, “Festen”, al fascinoso “Ruy Blas”, a “Platonov”, “Kollaps”, al format artistico partecipato “Fahrenheit 2.0 #ArtNeedsTime”, un progetto di resistenza culturale.
Roma, 19 novembre 2021
Il presidente ANCT
Giulio Baffi