È una figura d’artista poliedrico, Andrea Pennacchi, attore di teatro, cinema, tv, autore dei monologhi che interpreta, come il recente Mio padre: appunti sulla guerra civile (2020). Da autore-attore di nicchia per palati fini ha conquistato il pubblico televisivo grazie a “Propaganda live”, rappresentando ironicamente il suo Veneto in Poiana, il leghista sovranista, arrabbiato col mondo; una maschera colta che ha le sue radici nel mondo antico e nella Commedia dell’Arte, e anche in certi personaggi di Shakespeare. Ma Pennacchi si muove con sensibilità anche sul terreno drammatico, come ha fatto con Da qui alla luna, la pièce di Matteo Righetto dedicata alla tempesta Vaia, che nell’ottobre 2018 ha abbattuto nel Nordest milioni di alberi. Di recente, ha pubblicato due libri࿒ Pojana e i suoi fratelli e La guerra dei Bepi, dedicato al nonno e al papà, e al loro essere stati soldati rispettivamente nella prima e nella seconda guerra mondiale. Un artista funambolo, Pennacchi, in perfetto equilibrio fra tragico e comico.
Roma, 19 novembre 2021
Il presidente ANCT
Giulio Baffi