“Confini e Sconfinamenti”: la drammaturgia siciliana contemporanea si racconta attraverso sei affascinanti appuntamenti sul web.
Rete Latitudini presenta “Confini e Sconfinamenti”, ciclo di sei incontri-bio-interviste con gli autori della Nuova drammaturgia, in diretta streaming, ideato e curato da Filippa Ilardo e Simona Scattina, con il patrocinio di ANCT (Associazione Nazionale Critici Teatrali).
Un vero e proprio viaggio nella drammaturgia siciliana contemporanea per “raccontare” le poetiche, definire le ragioni delle scritture teatrali, confrontarsi con gli autori, con attori, con studiosi, critici e organizzatori.
Il primo appuntamento, condotto da Filippa Ilardo sabato 27 febbraio alle 18.30, che avvierà questo affascinante progetto, è la conversazione sul tema “Tra le pieghe del sottinteso”, tra il drammaturgo Tino Caspanello e gli autori Stéphane Resche e Christine Resche, docenti de l’Université Paris Est Creteil.
La critica teatrale Filippa Ilardo descrive così Confini e Sconfinamenti: “Viaggiare tra i testi e le parole per offrire uno strumento didattico, divulgativo, di comprensione e riflessione sulle pratiche di scritture e su come queste siano in dialogo con le pratiche sceniche, con l’arte attoriale. Da questo nasce questo ciclo di incontri. La voglia di offrire uno strumento di confronto utile a chi voglia immergersi nell’arte della scrittura scenica, e di raccontare al pubblico, dal di dentro le motivazioni, le ragioni, le coordinate delle poetiche dei drammaturghi più rappresentativi della nostra terra, del nostro tempo.
Simona Scattina, docente di Discipline dello spettacolo presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, chiarisce: “in questi primi sei incontri ospitiamo alcuni tra i protagonisti e le protagoniste di quella che possiamo definire una parabola teatrale dirompente, che dall’ultimo decennio del Novecento ha rilanciato le quotazioni della Sicilia come fucina creativa della scena teatrale contemporanea. Artisti che spiccano all’interno della scacchiera della drammaturgia siciliana per ingegno drammaturgico, voglia di rinnovamento e audacia. Gli incontri saranno un modo per conoscerli meglio, ma per interrogarsi anche sul ruolo delle arti performative in un periodo di così profonde trasformazioni”.
Gigi Spedale, Presidente della Rete Latitudini, conclude: “Occorre anche mettere a frutto costruttivamente questo, ormai troppo lungo, periodo di clausura imposta e dolorosa. Latitudini, grazie alla collaborazione scientifica dell’Università di Catania e dell’ANCT, dà vita a questa preziosa occasione di analisi e riflessione sulla scrittura dei nostri autori. Sarà naturale prosecuzione e approfondimento del mirabile lavoro avviato con WRITE, l’avvio di un discorso organico che penso ci porterà lontano, esplorando la miniera della drammaturgia siciliana, levando lo sguardo oltre i nostri “confini”.