In due volumi ricchi di immagini e dati di spettacoli, si segue agilmente il percorso artistico di Mario Martone dal 1977 al 1992, quindi dal ’93 al 2012.
E’ il Martone regista teatrale che Laura Ricciardi, dottore di ricerca in Storia del Teatro moderno e contemporaneo, mette a fuoco attraverso attraverso le definizioni “dalla scena alla parola” e “dalla parola allo spazio” che esprimono il divenire di una vocazione e forse per questa visione in progress non si dice mai che egli è un nuovo tipo di regista rispetto ai nostri di tradizione, in Italia. Martone è un “corego” come si diceva nella Grecia dei tragici cui l’artista napoletano ha dedicato più di uno spettacolo e, fra i suoi migliori, quell’Edipo a Colono con Carlo Cecchi, unione miracolosa di realismo e poesia.
Tornando ai due volumi, essi hanno ritmi diversi: incalzante il primo come gli anni che attraversa pieni di rivoluzioni e rivolte, di grandi concerti di uomini nel senso di progetti vissuti insieme sulla scena e nella vita.
Più statico è il secondo con Martone regista di Stabili (Roma, Napoli, Torino), la fatica della fantasia contro la burocrazia; il ritorno a casa senza illusioni; la nuova conferma di essere regista di uomini e donne, non solo attori e attrici.
Claudia Provvedini
Laura Ricciardi
MARIO MARTONE regista teatrale
Artstudiopaparo 2 voll.