A Milano sono stati organizzati dal 24 al 26 marzo tre giornate di convegno tenutosi a Palazzo Reale e allo Spazio Oberdan organizzato da Teatro Libero/Corrado D’Elia. Interventi e discussioni sulla regia hanno visto tra i registi partecipanti: Andrée Ruth Shammah, Gabriele Lavia, Pietro Babina, Fabrizio Arcuri, Marco Martinelli, Renzo Martinelli, Michela Lucenti, Saponaro, Cirillo, De Rosa, Roberto Latini . Tra gli studiosi: Cascetta, Gandolfi, Marco De Marinis, Gerardo Guccini. Per la sezione critici: Oliviero Ponte di Pino, Anna Bandettini. Si sono conclusi, dopo la lectio magistralis di Luca Ronconi, e la relazione di Claudia Provvedini, discutendo quanto le strade della regia siano molteplici. La regia è necessaria, la figura che la rappresenta può essere un garante, un mastro più che un maestro; rispetto alla rappresentazione (re-presentation)la tendenza performativa (ap-presentation) è sempre più forte perché è un’esigenza della società che l’arte dal vivo può soddisfare; alla messa in scena del testo si è in parte sostituita la messa in testo della scena, con partitura finale che comprende vari linguaggi e vari autori, attori/attuanti compresi
Interventi e discussioni sulla critica hanno visto tra i critici partecipanti: Andrea Porcheddu, Claudia Cannella, Magda Poli, Claudio Facchinelli, Renato Palazzi, sintetizzati da Giulio Baffi critico di lunga militanza e presidente dell’ANCT, che ha difeso con passione la funzione della critica teatrale – nei vari modi e mezzi e spazi attraverso cui si esplica, dalla tradizione della carta stampata alle innovazioni del mondo internet, che dovrebbero integrarsi tra loro – come via per conoscere e far conoscere il lavoro di registi, attori negli spettacoli teatrali, specialmente le nuove produzioni realizzate da giovani artisti.